la quiete

-I soldatini sono miei !
-Il carro armato è mio !
O meglio, che stavano giocando. Piccola zuffa fra di loro. Cominciano a strattonarsi.
Arrivano allora i papà per calmare la situazione.
-No!! I soldati li vogliamo noi !!
-Noi vogliamo i cannoni !!
Cominciano a picchiarsi. Accorrono quindi le mogli.
- I granatieri al nostro paese !!
- I missili terra-aria sono nostri !!!
Le donne si prendono per i capelli, rissa interfamigliare.
G-il caldo gioca brutti scherzi eh
Impiegato-Eh già
I due sono al tavolo del bar, seduti nel plateatico a prendere il sole e qualcosa da bere, se arriva il cameriere.
G-Oh, è arrivato. Per me un’aperitivo, te cosa prendi ?
I-Moah…un’acqua…tonica
Il cameriere se ne va con l’ordinativo
G-Ma è la pausa pranzo, non mangi niente ? Io ho già mangiato !
I-Naah, bisogna stare in forma…la dieta…c’è tanto da fare in filiale, sempre di fretta, a giorni alterni mangio un’insalata…
Il caldo è torrido. Torna il cameriere.
G-Cameriere !! Dov’è il ghiaccio nel mio aperitivo ?!?
-Eh ? Ah….l’abbiamo finito….
Garibaldi si alza in piedi, imbufalito
G-E’ UN ORDINE !!!!
Il cameriere non sa cosa fare, dentro gli confermano che non ce n’è più…in piazzetta arriva un furgoncino dei surgelati, che si ferma per consegnare a qualcuno dei paraggi. Gli corre incontro.
-Lei !!! Il ghiaccio !!!
(freddamente) -Mai !!!
Comincia una colluttazione, si divincolano, quello dei surgelati fionda qualche aragosta, il cameriere risponde con dei vassoi, si è trincerato dietro un tavolino, gli è venuta un’idea, ripara verso l’interno del locale in cerca di qualcosa, schivando fritti misti e minestroni volanti, esce e riprende posizione, coglie l’attimo giusto e sorprende l’avversario. Con un sacco di caffè brasiliano non tostato da venti chili. Stordendolo al suolo. Senza indugiare si avvicina al furgoncino e si serve. Si ricompone e torna in servizio.
-Signore, ecco il suo ghiaccio.
Garibaldi, scrollando il suo aperitivo con ghiaccio e alzandosi in onore dell’inserviente – Maggniffico !!!
Girando si poteva scorgere gli altri tavoli, surgelati ovunque. Batman, seduto un paio di file dietro, non era affatto contento, un pacco di granite gli aveva spanto il caffè e macchiato la tuta. Intanto quello del furgoncino si era ripreso e stava per ripartire.
Batman –…Pinguino ! Un agguato ! …Te la farò pagare !!!
Garibaldi - Si ! la Robin Tax !!!
Il pipistrello osserva il nizzardo.
Batman – Pinguino !! Ti porterò al fresco !!
Garibaldi – Si, così stai meglio !!! Sono i tuoi posti !!
Batman – Ma mi vuole lasciare lavorare si o no ?
G- Si, si, scusi scusi…
Il furgone dei surgelati ripartì in gran fretta sgommando e la rissa ancora in corso tra genitori e bambini si interruppe onde evitare di essere travolti. Poi videro che era il furgone dei surgelati che aspettavano e quindi ripresero la rissa scaricandosi le colpe della mancata consegna.
G- Torniamo a noi, torniamo a noi…che dice il tasso ?
I – Che “a inseguire gli altri non si sarà mai davanti”
G- Torquato, giusto ?
I – Già
G- Ma Wrizzly, com’è conciato adesso ?
L’impiegato tira fuori da sotto il tavolino un bottiglione di grappa, con dentro Wrizzly.
I – L’ho messo sotto grappa.
G- Che tasso alcolico
I – Eh già
Si sta avvicinando. Verso di loro ? Si. Prorompente prorompe.
-Oh !!! Ma lei è ….
Inorgoglito, Garibaldi si alza. Anche Batman.
ma è riferito all’impiegato, che sorridente si alza – Si, sono l’impiegato dello sportello qua vicino !
-…La portabilità dei mutui !!
Botte da orbi.
Batman- Ma come ha fatto a non riconoscermi ?
G- Gli eroi si riconoscono perché sono…senza macchia
Batman- Nsob Nsob…Pinguinooooooooooooooo…sniff sniff…
Sconsolato il pipistrello se ne va, singhiozzando.
Arriva un signore, si rivolge al Nizzardo.
-Scusi ? Ma…
G- Si, Si !
-…Via Garibaldi ?
Imbestialito, occhi fuori dalle orbite G-VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!
L’uomo fugge.
Pure il contestatore se ne è andato. L’impiegato esausto.
G- Meglio che paghiamo e ce ne andiamo al fresco.
I – Già, qui fuori si cola. Offro io. Cameriere ! Il conto !
C- Eccomi.
I – Quant’è ?
C – Quanto pesa ?
I – Come quanto peso, il conto, quant’è ??
C – Per farle il conto devo sapere quanto pesa !
I – Ma stiamo scherzando ?
C- No.
I – Beh lo vede anche lei, mangio poco, mi tengo in dieta, il ristorantino si e no fra tre settimane…
C- Capisco, allora sono…200 euro.
I – Comeeee !?! Ma questa è una truffa ! Ci si mette a contare all’inverso ? Non ho mangiato niente !
C- Di questi tempi difficile trovare gente che ingrassa…
I – Cioè lei mi vuole dire che se mangiavo tutto ciò che avevate poi pagavo una miseria ?
C- Esatto.
I – Ma così chi è magro dimagrisce ancora e chi è grasso ingrassa sempre più !!
C- Il mondo gira così. Ma comunque se si abbuffa poi ci pensa il nostro dietista di fiducia.
I – Ma è un giro vizioso !! Pure la visita specialistica !! A conti fatti pago di più mangiando o stando in astinenza ?
C- Non fa differenza. E’ uguale. Dipende solo se vuole la pancia piena oppure vuota.
I – Ah…bene…buono a sapersi…quindi tutto sommato non ci ho rimesso…ecco i duecento euro
C- Grazie. Saluti e Buona Giornata.
I – Li mortacci vostri…su Giuseppe, andiamo in filiale al fresco
G- Pronti !! La prossima volta ti offro il pranzo a casa mia !
I – Grazie…pranzetto a casa tua…fra sei settimane !!
I due si incamminano, lasciando la piazza. La rissa interfamigliare continua, molti si sono avvicinati per le scommesse.
G- Caldo…strade vuote…meno male che c’ho il cappello
I – Oh, anche te col panama !
G- Me lo diede il re del Messico proprio in quel di Panama. Gli andava…stretto. Che è quella fila? Ci sono i saldi ?
Avanti loro una ressa interminabile per entrare in un negozio di elettrodomestici
I – Ah non badarci…oggi è il giorno di uscita di un nuovo prodotto...un asciugacapelli americano
G- Ah si, ma a casa non ce l’avevano ?
I – Si, ma questo è speciale, costa 500 euro.
G- Ma oltre ad avere un prezzo speciale di speciale ha qualcos’altro ?
I – Fa di tutto…musica, internet, navigatore…
G- Roba da mettersi le mani nei capelli
I – Eh già
G- Ma alla fine asciuga oppure no ?
I – Si, alla fine fa anche quello, all’acquisto hai anche l’abbonamento per un anno dal parrucchiere preferito compreso nel prezzo
G- Apperò…ma come si chiama questo oggetto ?
I – Non lo dico perché ormai questa battuta l’han capita tutti…
G- Eh ma almeno per la cronaca…bisogna avere anche il coraggio di dirla
I – Se è per la cronaca ok…si chiama… iPhon !
G- Bello però che in fila c’è anche chi non ha capelli, guarda quello !
I – C’è di tutto, ce n’è per tutti i gusti…andiamo dentro in filiale, si cuoce qua fuori
G- Teste calde, teste calve, teste accaldate che in estate comprano un asciugacapelli…capirli…
Entrano in filiale
I - Ahh come si sta bene qui dentro, ci sarà da lavorare ma almeno non si muore di caldo, Camillo come sta ?
G- Ah a quest’ora sta facendo una pennichella con i suoi amici
I – Già, i “conti dormienti”
G- Esatto. Mi aspettavo più fresco comunque
I – Si, hai ragione, però vedi, l’impianto fisso di condizionamento si è guastato, abbiamo questo qui portatile, e guai a non averlo, è essenziale per sopravvivere qui dentro
Irrompe Batman in filiale
B-Pinguino !!!!!
e comincia a prendere a calci il condizionatore portatile
I – Vandalo !!! Fermatelo !!!
ormai dello scatolotto potrà tornare ancora utile solo qualche bullone, il pipistrello è soddisfatto
B- Missione compiuta.
I – Terrorista !! Te la farò pagare !!
G- Si !!! La Robin Tax !!
B- Ma sono io che ve la faccio pagare, non voi !! Poi Robin è la mia spalla !
I – Uhm… allora a te faremo pagare qualcos’altro !!
B- Questi discorsi sono solo aria fritta
G- Per forza, ormai qui dentro siamo a trentanove gradi !!!
B- Ragazzi io vi saluto, sulla mia batmobile non mi manca l’aria condizionata…
G- Ah, un pinguino da auto...
B- Pinguino !??!?! Aaaaaaaaah
Il pipistrello esce di corsa, entra nella batmobile, e con una mazza comincia a distruggere il quadro comandi
B- Pinguino !!!
I – Grande Giuseppe ! Qua la mano !
Stretta di mano, abbraccio, ballano attorno al porta-opuscoli
I – Qui però sono costretto a chiudere la filiale, non si può vivere qua dentro
G- E quindi ?
I – Non preoccuparti, ti faccio vedere la nuova area bancomat, lì l’aria funziona.
Chiuso l’ingresso, si portano nell’area bancomat.
I – Vedi, ora basta al bancomat fuori all’aperto, sempre al sole con il riflesso e i tasti bollenti ! Ora c’è questo atrio di ingresso alla filiale che serve da area bancomat !
G- Bello, bello. Grazioso.
I – E non solo ! Questo è un concentrato di tecnologia, puoi fare tantissime operazioni…bonifici, cassa continua, incasso assegni…
G- Come avere un’impiegato di fronte
I – Eh…si…e che mangia poco…ma mi batto pure io se è per quello...comunque guarda cosa succede, ti faccio vedere ! Allora io ora prelevo una somma dal mio conto, facciamo trecento euro. Inserisco il bancomat, digito il codice…prelievo…tre, zero, zero…invia…ecco fatto ! Ora uscirà come di consueto la somma, ma con una novità
G- Esce una banconota da trecento euro ?
I – Ehhmmm no, sarò avvisato con un messaggio sul mio cellulare ! Un sistema contro i furti !
-Bip-bip! ….Bip-bip ! -
I – Visto che è arrivato ?
G – Perfetto, e cosa dice ?
I – Dice…momento eh…eccolo…ma…”Aspettiamo un bambino” !!!
I due si abbracciano e si scambiano complimenti
G- In effetti mi sentivo un po appesantito in questi giorni…
I – No no…che hai capito…c’è da aspettare un bambino !
G- Aspettiamo allora.
Passano degli interminabili, silenziosi secondi.
Entra un bambino, si avvicina all’impiegato, prende dalle sue mani i trecento euro e fugge tirando una pernacchia.
I – Ehi tu !! Furfante !!!! L’allarme !!!
Preme il tasto d’allarme. Fanno allora per inseguirlo. Ma le porte ora sono bloccate.
I – Ehi ma è tutto bloccato !! Come facciamo a uscire ?!?!?
L’allarme ha interrotto il sistema di condizionamento.
I – Cribbio !! Si soffoca !! Aiutooooo qui fuoriiiiiii !!!
Passano delle decine di minuti. I due all’interno stanno strisciando sul pavimento di zerbino nero. A un tratto incredibilmente fuori si riversa una folla, che comincia a ballare, saltando dai balconi, camminando sui muri, salti mortali, carpiati…
Folla-fiiiiiufiiiiiiii…Che banda !
I – Ma che stan facendo lì fuori ? Uno spot ?
G- No, la danza della pioggia per noi.
Scatta l’allarme antincendio, acqua a pioggia dal soffitto a ristorare gli ostaggi.
I – Ci voleva proprio, la doccia…manca solo la musica…
Parte anche la musica in filodiffusione : “La mia banca suona il rock…”
I – Non ci manca proprio niente adesso
G – Già, magari un’asciugacapelli…
0 Comments:
Posta un commento
<< Home